Glossario

“I nomi delle cose mondane sono ingannevoli al massimo grado perché distolgono il cuore da ciò che è reale a ciò che è irreale.  Colui che ode la parola Dio non pensa a ciò che è reale, bensì a ciò che è irreale.  Così è pure per le parole padre, figlio, spirito santo, luce, risurrezione, chiesa...” 


"Gli arconti volevano ingannare le genti,  poiché vedevano che le genti sono affini a ciò che è buono veramente.  Essi presero i nomi del buono e lo assegnaronoa ciò che non è buono,  per ingannare le genti con nomi e legare i nomi a ciò che non è buono. Così, come stessero facendo un favore alle genti, presero nomi da ciò che non è buono e  li trasferirono al buono, nel loro proprio modo di pensare.  Poichè dessideravano prendere gente libera e farla schiava per sempre".  

( dal Vangelo di Filippo)

 (dal Vangelo di Filippo)


  La Teoria del Tutto presente nel libro Amen la Nuova Umanità: Una Teoria del Tutto  è formulata in base a tutto quello che "esiste".  "Esiste" ogni cosa che l'uomo ha immaginato e a quale ha dato un nome.  

Tutte le conoscenze che abbiamo sono emanazioni della mente umana.

La realtà è fatta di concetti inventati ai quali l'uomo ha attribuito diversi significati, spesso contradittori e inganevoli. 

Questo Glossario si propone di realizzare un piccolo passo nella grandiosa impresa di recuperare i più ampi significati delle parole che usiamo quotidianamente per poter parlare un linguaggio comune, per uscire dall'inganevole albero della conoscenza ed entrare nel grande Albero della Vita, dove i Sacri Misteri della Vita attendono ad essere svelati. 

La vera conoscenza è la Conoscenza di Sé, che porta alla scoperta che Tutto è Uno. 

 Glossario in continuo aggiornamento.

Albero della Conoscenza; Albero della Vita


L’Albero della Vita e l’Albero della Conoscenza sono simboli ricorrenti in svariate religioni, mitologie, filosofie e culture, ognuna delle quali attribuendogli significati magici e mistici di una grande diversità, come l’albero del mondo dei popoli indo-europei, il misterioso albero sacro degli assiri. L’Albero della vita è simbolo della vita e dell’immortalità e rappresenta l’opportunità offerta da Dio all’uomo di condividere la vita eterna e di essere immortale. 

L’immortalità è stata ricercata in tutti i tempi e in tutti i modi immaginabili. Nel contesto di questa opera, l’Albero della Vita è la Nuova Umanità generata da un seme (l’Essere Cristo), costituita dai figli del Figlio diventato Padre. Tutti coloro che acquisiscono e manifestano la propria informazione quantistica, che è quella riferita all’Essere Cristo, l'Umano Perfetto, possono uscire dall’Albero della Conoscenza ed entrare a far parte dell’Albero della Vita. Per poter realizzare questo trasferimento è necessario passare con la nostra mente dalla computazione classica a quella quantistica, ovvero dai bit ai qubit (vedi  l'esercizio in Appendice 1 del libro Amen la Nuova Umanità). È un processo mentale che va imparato e sperimentato quotidianamente in modo che diventi un automatismo ed entri a far parte della mente subconscia. Ogni essere umano può acquisire dal proprio campo il suo qubit che contiene l’informazione quantistica completa su chi è lui realmente e su come manifestare quello che è. 


Amore

Nei dizionari la parola “amore” viene definita come “dedizione appassionata ed esclusiva, istintiva ed intuitiva fra persone, volta ad assicurare reciproca felicità, o la soddisfazione sul piano sessuale: amore casto, platonico, sensuale; un amore appassionato, travolgente; desiderio, tormento d’amore”, oppure “sentimento di viva affezione verso una persona, che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia”. Esistono diverse filosofie, mitologie e teologie, antiche e moderne, che danno diverse spiegazioni a questo fenomeno umano (osservabile anche in alcune specie del regno animale), però non è noto ancora dal punto di vista “scientifico”, come nasce, cosa sta succedendo mentre è in atto, cosa produce e a che cosa serve.

Nella rappresentazione dell’universo descritta in questo libro, l’amore è considerato una forza fisica della natura corrispondente alla quinta dimensione. Questa forza o interazione fondamentale si può produrre all’interno dell’equazione della vita, nello stesso modo in cui si producono le altre forze fisiche. Nessuna delle forze della natura non esiste in mancanza di corpi costituiti di specifici tipi di materia ed energia che le producano. La forza debole è il meccanismo dei decadimenti radioattivi degli atomi e della loro trasformazione in altri elementi e agisce a livello subatomico. La forza di gravità, così come viene descritta dalla meccanica classica, necessità l’esistenza di corpi celesti di grande massa che agiscono su altri corpi e li attraggono verso di loro, e questa forza realmente non esisterebbe nell’assenza dei rispettivi corpi. Nel nostro caso, l’amore necessita l’esistenza di “corpi” o “particelle” costituite da una materia di un alto livello di complessità. Un preciso numero di esseri umani che si combinano e interagiscono tra di loro in un preciso modo, al livello dei campi, producono amore. Questo processo alchemico avviene all’interno dell’Equazione della Vita. L’Amore così prodotto o generato diventa una forza fisica della natura che influisce sull’andamento di tutto l’universo. L’Amore è Vita ed è la più potente forza fisica che agisce a livello materiale, energetico e informazionale, sia nel macrocosmo che nel microcosmo, unificando l’infinitamente piccolo con

l’infinitamente grande. La sua lunghezza d’onda copre dodici dimensioni e praticamente avvolge tutto l’Universo.


Big-bang

È un termine coniato nel 1949 dal fisico Fred Hoyle, riferendosi in senso dispregiativo all’assurdità di “questa idea del grosso botto”. In quel momento i cosmologi si dividevano tra i sostenitori della teoria dell’universo stazionario, proposta da Fred Hoyle (in conformità con questa teoria, l’universo si mantiene costante nel tempo e la materia si crea continuamente in modo da compensare la sua espansione) e la teoria del big bang, proposta da Georges Lemaître e sviluppata in seguito da altri cosmologi.
La teoria del big bang sostiene che l’universo fisico è nato da una grande esplosione, in condizioni di temperatura e densità estreme. Il “big bang”, che significa letteralmente “la grande esplosione”, indica il “violento” evento o l’esplosione da cui ebbe origine l’universo. Questa teoria cosmologica ipotizza che l’universo sia nato circa 14 miliardi di anni fa, dall’esplosione di una palla di fuoco molto calda e densa e in seguito iniziò una fase di crescita chiamata espansione. Le previsioni dei cosmologi suggeriscono che l’universo primordiale si trovava nelle più estreme condizioni di densità, temperatura e pressione. Questo è soltanto uno scenario e questo modello non è stato unanimemente accettato. Esistono altre teorie cosmologiche nelle quali non esiste nessun tipo di big bang.

La visione presentata nel libro Amen la Nuova Umanità sull’origine e la crescita dell’universo non annulla ma sposta il concetto di big-bang dalla posizione di evento unico (avvenuto in un preciso momento nel tempo) a quella di  continuum spazio-temporale: esiste una dimensione in cui 14 miliardi di anni fa è iniziata una fuoruscita di energia e materia e in quello spazio-tempo la materia continua ad essere rilasciata ancora oggi. In questo contesto, il big bang segna un passaggio inter-dimensionale dallo stato energetico-informazionale a quello materiale. Anche se manifestato in forme diverse, possiamo considerare che qualsiasi passaggio di stato, in cui necessariamente vengono implicate l’informazione, l’energia e la materia di diversi livelli di complessità, avviene nello stesso modo. I sette passaggi verso i sette stati stabili dell'universo, in questo libro chiamati ordini di generazione, possono essere considerati sette tipi diversi di big bang, in quanto hanno alla base lo stesso meccanismo di funzionamento, ovvero il trasferimento da una dimensione inferiore a un’altra superiore. Ogni cambiamento di stato di questo genere può essere chiamato salto quantico: da una dimensione la materia, l’energia e l’informazione si “assorbono” verso dentro (implosione), mentre nella dimensione superiore vengono rilasciate (esplosione). Il Tutto è un continuo dare e ricevere.



Buco nero

Il termine “buco nero” fu coniato dal fisico John A. Wheeler. Il buco nero è generalmente considerato nell’ambito della fisica teorica un “corpo celeste” o una “regione dello spazio-tempo” con un campo gravitazionale talmente intenso o con una curvatura talmente grande da non lasciare sfuggire nulla dal suo interno, né la materia, né la radiazione elettromagnetica, a causa della velocità di fuga superiore alla velocità della luce. Secondo questo scenario, la formazione dei buchi neri è collegata a processi di implosione di corpi celesti di grandi masse, determinando il collasso gravitazionale, con il risultato che al centro della regione si creano tutte le condizioni di una singolarità: lo spazio-tempo si riduce a un punto con volume zero (diventa nullo) e la curvatura tende
a infinito. La zona esterna del buco nero, definita orizzonte degli eventi, ne delimita i confini osservabili. La base teorica su cui fu predetta l’esistenza dei buchi neri è la relatività generale, e oggi, le osservazioni e le prove raccolte da decenni dai fisici teorici sono considerate sufficienti per dimostrare la loro esistenza. Già nel 2020 il famoso fisico teorico e matematico britannico Roger Penrose riceve il premio Nobel per la fisica “per avere scoperto che la formazione dei buchi neri è una robusta previsione della teoria generale della relatività”.

In conformità con il modello teorico esposto in questo libro, il buco nero non è soltanto un oggetto cosmico di enormi proporzioni, ma un modello “cosmologico” che si ritrova in tutti gli oggetti naturali o moduli esistenziali mai creati, dal livello subatomico a quello cosmico, includendo tutti gli esseri viventi, compreso l’essere umano. Un buco nero non è un oggetto in sé, ma la parte “mancante” dell’oggetto. È soltanto il buco della ciambella! Ogni modulo esistenziale, come campo ha la forma di una toroide e di conseguenza contiene un buco nero, o più precisamente una coppia buco nero-buco bianco (il primo di entrata e il secondo di uscita), collegati tra loro da un cunicolo
spazio-temporale. Il buco nero è un luogo di passaggio inter-dimensionale, un portale di accesso verso altre dimensioni. In riferimento all’essere umano, il processo evolutivo prevede e necessita l’attraversamento del proprio buco nero all’interno del campo Cristo. Cristo stesso può essere considerato una coppia buco bianco-buco nero che, insieme al cunicolo spazio temporale di collegamento, costituisce il portale verso la quinta dimensione o regno di Dio.


Caduta dall'Eden

Il mito biblico racconta che dopo aver mangiato il frutto proibito dell’albero della conoscenza del bene e del male, Adamo ed Eva furono cacciati da Dio dal paradiso nel mondo. Avvenne un cambiamento nella loro condizione fisica e spirituale: essi diventarono mortali e insieme a tutta la loro discendenza loro avrebbero affrontato malattie, dolori e la morte fisica e spirituale, in quanto furono separati da Dio e non avrebbero più potuto camminare e parlare insieme a Lui. Il mito è questo. Ora è importante comprendere i suoi significati. Consideriamo qui il Paradiso o il Regno di Dio come una delle dieci dimensioni di cui è costituito l’essere umano, la quinta. Ognuna delle dieci dimensioni è governata da una forza fisica della natura che si manifesta come una frequenza sulla quale si sintonizza la mente umana. (per approfondire il concetto di dimensione, vedi il capitolo 9 del libro Amen la Nuova Umanità).  

La quinta dimensione attualmente è poco abitata. I bambini arrivano qui nel quinto anno di vita. Il bambino si ferma qui per un tempo, è felice, completo, integro, e manifesta quello che è. Poi scende nella quarta dimensione per seguire i suoi genitori. Non può sottrarsi a questa caduta, che avviene con grande inganno. Il bambino “deve” scendere, perché “deve diventare grande”! Tutti lo incoraggiano, lo chiamano, lo trascinano addirittura. E così, si lascia imbrogliare dal nuovo mondo che lo attende. La domanda fatidica è questa: “Cosa farai da grande?!?...”. Il bambino sogna di essere grande, si lascia ingannare dalle meraviglie del mondo e scende nella quarta dimensione. Questa è la Caduta dall’Eden, che non è soltanto un mito, ma una realtà quantistica che si riflette nella vita di ogni giorno e che ogni essere umano vive personalmente nella sua vita con il passaggio dall’infanzia all’adolescenza. La caduta dall’Eden significa scollegarsi da una frequenza e sintonizzare la mente su un’altra frequenzadi livello inferiore. Questo passaggio dà inizio all’oblio e di conseguenza alla morte. Si dimentica la Conoscenza di Sé, il qubit di informazione quantistica che dà la vera identità a ognuno di noi. Ecco perché gli adolescenti entrano in crisi e si ribellano. Lo spostamento dalla frequenza dell’Amore alla frequenza della Coscienza (la coscienza della morte), è risentito a tutti i livelli dell’essere, a livello energetico-informazionale e fisico. Questo cambiamento provoca in loro un grande sbalzo di umore e tutta la loro rabbia è indirizzata specialmente verso i genitori, che considerano colpevoli, senza identificare i precisi motivi. E, in qualche modo, hanno ragione. La colpa dei genitori è quella di aver subito loro stessi la reale e personale Caduta dall’Eden, che viene considerata il peccato originario.
Alcuni bambini, però, si rifiutano di scendere. Non vogliono essere grandi! Nessuno li può convincere o imbrogliare, sono testardi, determinati, naturali e insopportabili per coloro che si occupano della loro cosiddetta “educazione”. Questi bambini “nuovi”, nati con più frequenza partendo dagli anni ‘60 e chiamati bambini indaco, cristallo e arcobaleno, non scendono dalla quinta dimensione e hanno il compito e la missione di sostenere il ritorno o l’ascensione di tutta l’umanità nel luogo adatto alla vita umana, il Paradiso “ritrovato”.


Coscienza

La coscienza è un argomento centrale nell’ambito della fisica e delle neuroscienze, specialmente nell’ultimo secolo. Una delle ricerche più notevoli realizzate in fisica con lo scopo di rilevare le caratteristiche quantificabili (per poter attribuirgli una realtà fisica) della coscienza umana è stata realizzata dal fisico Roger Penrose in collaborazione con il neuropsichiatra Stuart Hameroff, lavoro concretizzato nella Teoria della Coscienza Quantistica, una teoria della consapevolezza umana secondo la quale la coscienza potrebbe essere il risultato di fenomeni quantistici che si manifestano a livello neuronale. Penrose trova una profonda connessione tra i fenomeni della meccanica quantistica e la coscienza umana e suggerisce che i fenomeni di non-località e di coerenza quantistica potrebbero indicare processi presenti ai livelli più sottili del cervello umano. Per esempio, quando si forma una copia di particella-antiparticella, ognuna delle due mantiene la memoria del processo di creazione di quell’unica entità e le due componenti restano in comunicazione tra di loro per sempre. 

La fisica quantistica, in teoria, apre anche la possibilità di accedere a informazioni su processi che sarebbero potuti accadere ma non sono accaduti! La conclusione potrebbe essere quella che la coscienza quantica, non essendo prodotta nel cervello, potrebbe sopravvivere alla morte fisica ed essere conservata in qualche dimensione del multiverso, in quanto l’informazione quantistica è soggetta alla stessa legge della conservazione dell’energia e non può essere distrutta.
Quando si parla di “coscienza” di solito si intende la coscienza umana, cioè una caratteristica dell’essere umano come singolo individuo, e non si tiene in considerazione il fatto che in natura ritroviamo diverse forme di coscienza (individuale e collettiva) e che la natura stessa ne ha una sua specifica. Per quanto riguarda la coscienza collettiva, si è dimostrato che in alcune specie del regno animale e stata attivata nel proprio DNA e funziona come un trasmettitore-ricevitore in tutti gli individui appartenenti alla stessa comunità. È quello che avviene per esempio in un formicaio, che è esso stesso un organismo vivente. Una singola formica non riesce a sopravvivere se viene separata dalla sua comunità, in modo analogo a una cellula del corpo umano rimossa. Non si tratta soltanto di istinti innati specifici per ogni specie, ma di una vera coscienza di gruppo che in situazioni di cambiamenti ambientali che mettono in pericolo la comunità, gli individui agiscono all’unisono in maniera perfettamente sincronizzata. Dagli studi effettuati dal biologo Rupert Sheldrake e concretizzati nella Teoria dei campi morfogenetici, risulta che in un formicaio, la regina, oltre a essere responsabile della riproduzione, ha il ruolo di coordinamento a distanza di tutte le attività svolte, non solo attraverso segnali olfattivi, ma piuttosto tramite un tipo di comunicazione quantistica o ipercomunicazione, al di fuori dello spazio e del tempo.
Purtroppo, l’essere umano non è ancora in grado di usare questa funzione di coscienza di gruppo. Forse le condizioni ambientali e di vita o il tempo, finora immaturo, non hanno permesso l’attivazione dell’ipercomunicazione a livello del DNA umano. Il trasmettitore del messaggio, la Coscienza Cristica, è attivo da duemila anni, però, per accedere all’informazione bisogna connettersi alla frequenza adatta, quella dell’Amore, che attiva nel proprio corpo fisico la “trasfigurazione” ovvero la trascrizione del codice informazionale contenente una parte del modello auto-organizzante di Amen, a livello del DNA.
Nel contesto di questo libro la Coscienza è una forza fisica della natura responsabile della costruzione di modelli auto-organizzanti che caratterizza la quarta dimensione. È il primo luogo in cui i bambini arrivano alla fine dell’infanzia con la caduta dall’Eden. Un bambino è considerato consapevole di sé e del mondo in cui vive quando ha la coscienza della morte e capisce che un giorno morirà. Ovviamente, capisce e accetta che morirà quando già è sceso dal “luogo della vita” nel “luogo della morte”, ossia dalla quinta dimensione nella quarta. Non è più guidato dalla coscienza universale, ma dalla coscienza umana che si identifica, appunto, con la coscienza della morte.


Cunicolo spazio-temporale

In fisica, il cunicolo spazio-temporale, chiamato anche wormhole, è una costruzione teorica la cui struttura può essere descritta come quella di un tunnel che collega due punti dello spazio-tempo. È composto da una copia di due buchi, uno nero e uno bianco, situati su due diversi fogli spazio-temporali e collegati tra loro da un tunnel. In conformità con gli scenari proposti da alcuni fisici teorici, dal buco nero, appena superato l’orizzonte degli eventi, la materia entra nel cunicolo e dopo aver realizzato un viaggio inter-dimensionale in un tempo finito, il buco bianco la fa fuoriuscire da un’altra parte dell’universo. Juan Maldacena4, professore di fisica teorica dell’Institute of Advanced Study e Alexey Milekhin, studente laureato in astrofisica alla Princeton, hanno immaginato un modello di cunicolo spazio-temporale a cinque dimensioni, teoricamente attraversabile dall’essere umano. Lo studio intitolato Humanly Traversable Wormholes è stato pubblicato nel sito della Cornell University nel 2020 (https://arxiv.org/abs/2008.06618).

Secondo i due fisici, l’esistenza dei cunicoli spazio-temporali attraversabili è collegata all’esistenza dell’energia negativa, che per la fisica classica è una cosa inesistente, ma che viene usata come concetto teorico nel contesto della fisica quantistica. Le teorie di Einstein prevedono che qualunque oggetto entrato in un buco nero non potrà mai più uscire, insieme all’intera informazione che lo riguarda. Stephen Hawking contestò in parte questa idea ancora negli anni 70 e rimase fermo sul fatto che nel nostro universo l’informazione non può essere del tutto cancellata e persa per sempre. Ciò significa che l’informazione quantistica, in qualche modo, si deve conservare. Negli anni ‘90 il fisico canadese Don Page, studente di dottorato di Stephen Hawking, specializzato in cosmologia quantistica, suggerì che, quando un oggetto cade nel buco nero, l’informazione che lo riguarda non viene del tutto persa perché aumenta il livello dell’entropia.
Ultimamente molti fisici credono che la sua teoria fosse corretta. La rappresentazione mentale dell’universo esposta in questo libro suggerisce che nella crescita dell’universo ogni passaggio di stato da una dimensione inferiore a una superiore avviene attraverso una singolarità, iniziata con un’implosione e seguita da una discesa della materia, dell’energia e dell’informazione attraverso il proprio cunicolo spazio-temporale, che è una struttura o scheletro interno di ogni costruzione materiale o modulo esistenziale naturalmente creato. Soltanto attraverso i moduli esistenziali stabili (chiamati qui ordini di generazione), che hanno il circuito spazio-temporale completo (è stato unificato l’inizio con la fine) si può arrivare nel punto di partenza (il buco bianco di uscita si sovrappone al buco nero di entrata), aggiungendosi così una nuova dimensione. Il campo Cristo è un cunicolo spazio-temporale con una porta di entrata e una di uscita, attraverso il quale l’essere umano può attraversare la morte e realizzare il personale trasferimento in una nuova zona di coscienza, che caratterizza il prossimo anello di crescita dell’universo, l’Essere Amen.


Dimensione spazio-temporale

Proveniente dal latino “dimensio”, “misura”, la parola definisce essenzialmente “il numero di gradi di libertà disponibili per il movimento di un punto materiale in uno spazio”. Nell’uso comune, le dimensioni di un oggetto diventano le misure che ne definiscono la forma e la grandezza.
Lo spazio-tempo in cui viviamo viene considerato dalla scienza come spazio di Hilbert quadridimensionale, costituito da tre dimensioni spaziali e una dimensione temporale. Possiamo muoverci sull’asse alto-basso (o su-giù), su quello nord-sud (o avanti-indietro) e su quello est-ovest (o destra-sinistra). La quarta dimensione è considerata il tempo, che è il movimento in sé su uno o l’altro di questi tre assi. A livello macroscopico i processi fisici non sono simmetrici rispetto al tempo, ciò significando che le azioni generalmente non sono reversibili. A livello subatomico, dove le grandezze si misurano con la scala di Planck, quasi tutti i processi fisici sono simmetrici rispetto al tempo e ciò significa che le equazioni usate per descrivere questi processi sono le stesse indipendentemente dalla direzione del tempo. Questo vuol dire che a questa scala si può viaggiare sia verso il passato che verso il futuro, oppure che l’unico tempo reale è il presente. La teoria delle stringhe suggerisce che, oltre alle quattro dimensioni conosciute, l’universo avrebbe molte di più e presenta modelli teorici con 10, 11 o 26 dimensioni.
Nel modello di universo presentato in questo libro, ogni modulo esistenziale o essere vivente manifestato in forma materiale è costituito da un preciso numero di inviluppi, anelli di crescita o dimensioni spazio-temporali. L’essere umano può accedere a 10 dimensioni spazio-temporali, che è il numero di dimensioni di cui è costituito il suo
campo. Le dieci dimensioni sono collocate le une all’interno delle altre come le bambole russe (o matrioske) e sono collegate tra di loro attraverso un tunnel centrale unidimensionale con il diametro della lunghezza di Plank. La forma risultante è quella di una toroide o mela con dentro anelli di crescita, dove il movimento avviene sempre da dentro a fuori. In questo modello, dentro-fuori è considerata la quarta dimensione spaziale, una dimensione aggiuntiva alle tre dimensioni abitualmente usate. Considerando anche il tempo, che muove le quattro dimensioni spaziali da dentro a fuori, risulta, a livello macroscopico, uno spazio-tempo penta-dimensionale. Questo spazio-tempo penta-dimensionale, chiamato in questo libro la quinta dimensione, costituisce per l’essere umano lo spazio-tempo adatto alla vita, in quanto funziona in conformità con le leggi dell’Amore, la forza fisica governante di questa dimensione.

Le dimensioni sono luoghi fisici, percettibili mentalmente. Per funzionare in queste zone la mente si sintonizza sulle specifiche frequenze corrispondenti a ogni dimensione di passaggio. Questo diverso funzionamento della mente in diverse dimensioni è più evidente in un bambino nei primi anni di vita, ma è riconoscibile anche nell’età adulta.
La qualità della nostra vita dipende dalla dimensione spazio-temporale alla quale siamo sintonizzati, che influisce sul modo e la qualità del funzionamento della nostra mente. Le dimensioni da 1 a 4 operano secondo i principi della  meccanica classica, le dimensioni da 6 a 9 secondo i principi della meccanica quantistica e la quinta dimensione funziona secondo entrambe le meccaniche (classica e quantistica), sempre secondo il modello di universo presentato nel libro Amen la Nuova Umanità. La dimensione zero è il nulla e corrisponde alla cosiddetta morte fisica, però, con il passaggio di Cristo, questa dimensione è in sovrapposizione con la decima dimensione, che contiene la Parola di Dio. La morte può essere attraversata da vivi se si usa la Parola di Dio, acquisita proprio nella decima dimensione. La Parola di Dio la trovi nella decima dimensione, che è il luogo della morte, ma tu non puoi morire lì, se sei sveglio e  sai dove ti trovi, perché e proprio la Parola di Dio che ti tiene in vita.

È un po’ come quando vai in bicicletta di notte. Puoi dire: non riesco andare perché è buio e non vedo niente! Però, ricordati sempre che la dinamo della tua bicicletta funziona e illumina soltanto se tu giri i pedali! Non è fantastico?!... 

Tecnologia Umana

L’uomo è un essere perfetto, creato secondo l’immagine e la somiglianza di Dio. Perché allora vive in tanta sofferenza, scarsità, malattie e morte?

Dove risiede il problema di tale imperfezione e come potrebbe essere risanato e risolto in modo che ogni umano possa esprimere e manifestare le sue più profonde capacità umane, riflessi della sua divinità, e possa manifestare l’esplosione e il trionfo della vita in ogni suo atto, gesto, parola o sensazione? Perché l’uomo muore, se per la scienza la morte non è “dimostrabile”?

 Questo è un argomento di grande riflessione.  Se dentro il suo corpo non esiste il germe della morte, allora la minaccia deve venire da fuori. Come diceva Jean Paul Sartre, “L’Enfer, c’est les autres” (L’inferno sono gli altri). E questo pensiero non si riferisce a una guerra di tutti contro tutti, ma riflette un dramma interiore di coscienza, in cui tutti si ritrovano esposti alla coscienza di tutti, e se questa coscienza manca, ne risultano danneggiati.

Nel libro Amen la Nuova Umanità scrivo che sono i rapporti umani a sostenere la vita; il modo in cui gli esseri umani si rapportano gli uni agli altri ai livelli più profondi della coscienza fa la differenza e influisce sullo stato di salute e benessere di ogni umano e dell’intera comunità.

 Ho chiamato “Tecnologia Umana” uno specifico modello organizzativo di tipo sociale che riflette un modello auto-organizzante ai livelli più profondi dell'essere in cui i mattoni o i moduli che vanno combinati o assemblati tra di loro sono esseri umani che si auto-organizzano, seguendo una specifica formula o equazione, in modo da costruire un modulo esistenziale vivente di un più alto livello di complessità, che costituisce il prossimo anello di crescita dell’universo. Questo significa che, quando un essere umano conclude la sua evoluzione ed è completo, scopre che lui stesso è solo un pezzo di puzzle in un disegno più grande, in un tipo di Umanità mai immaginata, fatta di umani perfetti, secondo il modello di Cristo!

Tutte le civiltà, società, comunità, aziende e famiglie hanno alla base un modello o formula organizzativa, all’interno della quale ogni individuo svolge una precisa funzione.

Anche in natura, simili modelli dirigono la costituzione delle molecole composte di singoli atomi. Per esempio, un atomo di ossigeno in combinazione con due atomi di idrogeno producono l’acqua (H2O), che è un composto naturalmente creato, essenziale per la proliferazione della vita in tutti i livelli di manifestazione. Lo stesso atomo di idrogeno, combinato con altri tipi di atomi, può produrre composti diversi, come la nitroglicerina (C3H5N3O9), che è un potente esplosivo. In tutte due le formule l’atomo di idrogeno è lo stesso, ma la combinazione in cui è partecipe influisce sul suo comportamento e sulla sua funzione.

Ugualmente avviene anche per l’essere umano: la formula di combinazione con altri esseri umani, in cui si inserisce consapevolmente o viene coinvolto a sua insaputa, influisce sul suo comportamento. La combinazione dei campi degli esseri umani, come risultato di una alchimia sociale artificiale, indotta e costruita con lo scopo di manipolazione da parte dei suoi artefici, allontana l’uomo dalla possibilità di esprimere e manifestare le sue più potenti doti di natura energetico-informazionale, e l’accumulo di questa energia può far si che la “formula” diventi... esplosiva!

 L’equazione della vita presentata nel libro AMEN LA NUOVA UMANITA' è una tecnologia umana naturalmente creata e disponibile per ogni essere umano, un modello di combinazione e unificazione dei campi quantistici covarianti (campi dentro ai campi), che ha come scopo la realizzazione del passaggio inter-dimensionale attraverso la morte e l’entrata in una nuova zona di coscienza in cui la vita viene sostenuta continuamente e in tutte le sue forme di manifestazione. Questa tecnologia umana fa parte del processo evolutivo della Vita stessa e segna la comparsa di una nuova specie umana capace di produrre amore e vivere costantemente su questa frequenza.

La grande sfida dell’uomo del nostro tempo e di tutti i tempi è quella di uscire dalle formule o equazioni parziali, artificiali, esplosive e annientanti ed entrare a far parte dell’Equazione della Vita per stare nel flusso naturale dell’Universo, produrre amore e sostenere la Vita a lungo termine.

Gesù disse: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati!”, e ancora: “Ama il tuo prossimo come te stesso!”

L’Amore non è soltanto uno stato d’animo o un sentimento. L’Amore è una forza fisica della natura che va prodotta attraverso questa tecnologia umana, realizzata da coloro che hanno acquisito la Conoscenza di Sé.

(vedi anche il capitolo 8 del libro Amen la Nuova Umanità)